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pold8, instabilità 2 |
ormai del colore conosciamo tutto o così ci sembra: sappiamo che è la rifrazione del onda di luce secondo la sua frequenza, che vi sono colori (frequenze) che non vediamo, che tra noi e il resto del creato la percezione differisce, al punto che si dubita che la natura abbia fatto le cose per bene per la loro fruizione )-:-?
Però nel campo delle speculazioni e del loro utilizzo, spesso mi capita di vedere mancanze o inefficienze. Situazioni non volute e mal gestite dove il colore non manifesta proprietà né qualità.
Nel passato si sono sviluppate diverse tecniche alcune ancora in voga altre dimenticate per apporre colore. Penso alle velature del olio, alla idea insita di trasparenza che con i diversi passaggi definiscono la forma e il contenuto: rosso a perdita d'occhio, nero è nulla più.
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Il troppo colore stroppia, forse dipende dal gusto. I colori sgargianti e caldi sono allegri e il kitsch è ormai un genere con i suoi fans (-:.
I colori, qualsiasi sia la loro gamma, sono energia e per questo che sostengo che vanno utilizzati bene, con le idee ben definite per ottenere le più opportune tensioni e distensioni. L'intensità del colore non è una scelta casuale, ma dipende dalla nostra capacità di espressione, da come sappiamo distribuirlo, da quanto coprire o velare.

dita. In tutti i casi siamo sempre difronte a un pulsione, più o meno freudiana, che viene soddisfatta, per noi semplici mortali 'semo in pace' :D.
Il colore può nascondere la materia o la può esaltare, oppure come nei dipinti avere forma propria e descrivere una nuova narrazione tra differenze e intensità suggerendo linee, descrivendo atmosfere, inducendo emozioni.
Il colore esiste a prescindere che noi lo vediamo, eppure il fatto di vivere immersi nelle sue tonalità, come i timbri del suono, ci permette di ampliare la nostra esistenza.
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