2014/10/24

economia_del_disegno

cosa è un disegno? la risposta sbagliata è un disegno che costa poco sia in termini di fatica, tempo, soldi. Eppure perché possiamo parlare di economia del disegno? Perché è molto importante definire questi obbiettivi?


Il motivo principale per definire l'economia del disegno è il risultato sia esso dipinto scultura performance ecc... Sarà pure banale, ma l'economia del disegno si basa sulle nostre scelte personali su come procedere per la realizzazione di un qualsiasi lavoro da noi scelto e come si procede nella sua realizzazione. Se consideriamo un disegno valuteremo le linee di costruzione, il tratteggio, i valori di luce e ombra, la ricerca di grazia patos suggestione, i valori concettuali astratti e contestuali ironia, sadismo, ecc.... qualsiasi passaggio che ci ponga difronte a scelte e riflessione.




La scelta del segno tra le infinite possibilità come dovrà essere? Conoscendo le proprie capacità è facile fare una scelta consapevole: vivo, pulito, sporco, tenebroso, ecc.... Ma riempire di bei segni un foglio e non formare una idea non è economico anche se sarà un risultato informe o per casualità un elemento decorativo. La scelta economica ci porta verso il risultato in modo consapevole, per esempio da una forma conosciuta per raggiungere un'altra forma la definiamo informale, mentre per astratto parliamo di un insieme indefinito e bilanciato( nelle masse, negli assi, nei colori, ecc...), in ogni caso espressivo avremo il metodo per una suggestione. Se a qualcuno sorgesse il dubbio di un altro canone è in errore, io dico che è un modo di porsi verso il proprio lavoro. 



Fatta la scelta bisogna procedere. Un tempo avrei detto passo dopo passo, ma un fiorentino di questi tempi sta dando a questa espressione un connotato truffaldino. La riflessione è il mezzo che ci permette di scegliere, procedere, di smettere quando non abbiamo più niente da dire e da esprimere nel opera.