3 stati della maternità

Le donne nella società moderna, ma anche passate, hanno poche soddisfazioni dove gli uomini sono estranei. L'evoluzione ha differenziato i ruoli, ma la limitazione mentale degli evolvendi aggroviglia una matassa di trame infinite, ripetitive di cliché dai tragici tipo Medea ai comico surreali come piccoli superman del focolare.



La differenza nei generi maschio femmina utile per la continuità della specie, ha generato infiniti specifici culturali dove il ruolo maschile generalmente prevale, ma non sempre. 

 Per la continuità della specie la natura ha dotato i mammiferi di compiti comprimari -il sesso- , compiti specifici - la gestazione-, culturali -l'allevamento-.

Superata la fase del sesso il maschio ha un ruolo relativo e considerate le più moderne tecnologie alle quali la donna potrebbe optare si aprirebbero scenari fantascientifici  (se non fosse per la curiosità dei generi).


il I° stato è la gravidanza, dove il futuro della specie cresce come in un monolocale iper-accesoriato incluso di trasporto, dei quali nessuno ricorda i trascorsi nonostante le alcune discipline prenatali propongano dubbi su tale esperienza .

il II° stato allattamento e svezzamento del nato, dove la puerpera deve adattare il ritmo biologico alle esigenze del nuovo venuto. Il mancare della notte, il translare(navigare)  in braccio, non solo per pranzo [!ç^##@?, cresci ].

il III° stato ormai il giovane ha acquisito i rudimenti del moto, della parola esplora il mondo circostante, ancora assente di quel bagaglio culturale che è l'autosufficienza. Un periodo dove abbondano ansie e maledizioni paterne e materne, ma poi un pensiero consolatorio anche tu crescerai.




1 commento:

  1. Il 25.07.2014 09:14 nicola bertagnolli ha scritto:

    La prima composizione è una bella maternità di tipo classico. Ma la
    seconda inizialmente mi ha spiazzato: la madre che dà la schiena al
    piccolo mi sembrava un segno di rifiuto. Solo dopo ho notato la posa
    rilassata del bambino, a sua volta poggiato di spalle: una postura che
    non indica disagio, ma all'opposto completa tranquillità anche di fronte
    all'"essere impegnata in altro" della madre. Trovo sia una
    rappresentazione perfetta di quello che chiami III stato. Bella bella
    bella! Bravissimo Poldo e grazie!
    Nicola

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