2015/02/18

luce_2015

UN UOMO VA IN CHIESA XCHE' SI DEVE CONFESSARE E DICE: "DON PATRIZIO, DON PATRIZIO MI DEVO CONFESSARE".

DON PATRIZIO ARRIVA E DICE: "DIMMI FIGLIUOLO" E L'UOMO CONFESSA I SUOI PECCATI: "IERI SERA ERO IN CASA DA SOLO CON MIA COGNATA, LA LUCE MANCO', IL MOMENTO ERA PROPIZIO E MI SONO FATTO MIA COGNATA".

IL PRETE ALLORA: "MOLTO MALE, STASERA DEVI DIRE 10 AVE MARIA E 10 PADRE NOSTRO".

IL GIORNO DOPO L'UOMO TORNA IN CHIESA E CHIAMA: "DON PATRIZIO, DON PATRIZIO MI DEVO CONFESSARE".

DON PATRIZIO ARRIVA E DICE: "DIMMI FIGLIUOLO" E L'UOMO CONFESSA: "IERI SERA ERO IN CASA DA SOLO CON MIA SUOCERA, LA LUCE MANCO', IL MOMENTO ERA PROPIZIO E MI SONO FATTO MIA SUOCERA".

IL PRETE ALLORA GLI DICE: "MOLTO MALE, STASERA 20 AVE MARIA E 20 PADRE NOSTRO".

IL GIORNO SEGUENTE L'UOMO TORNA IN CHIESA E INCOMINCIA A CHIAMARE: "DON PATRIZIO, DON PATRIZIO MI DEVO CONFESSARE".

ALL'IMPROVVISO VIENE A MANCARE LA LUCE .....(continua).

2015/01/08

Charlie-Hebdo


we need just pray     one opinion


7339fb3b98587db5356f10ecf94fa11a di Slavoj Žižek

2014/10/24

economia_del_disegno

cosa è un disegno? la risposta sbagliata è un disegno che costa poco sia in termini di fatica, tempo, soldi. Eppure perché possiamo parlare di economia del disegno? Perché è molto importante definire questi obbiettivi?


Il motivo principale per definire l'economia del disegno è il risultato sia esso dipinto scultura performance ecc... Sarà pure banale, ma l'economia del disegno si basa sulle nostre scelte personali su come procedere per la realizzazione di un qualsiasi lavoro da noi scelto e come si procede nella sua realizzazione. Se consideriamo un disegno valuteremo le linee di costruzione, il tratteggio, i valori di luce e ombra, la ricerca di grazia patos suggestione, i valori concettuali astratti e contestuali ironia, sadismo, ecc.... qualsiasi passaggio che ci ponga difronte a scelte e riflessione.




La scelta del segno tra le infinite possibilità come dovrà essere? Conoscendo le proprie capacità è facile fare una scelta consapevole: vivo, pulito, sporco, tenebroso, ecc.... Ma riempire di bei segni un foglio e non formare una idea non è economico anche se sarà un risultato informe o per casualità un elemento decorativo. La scelta economica ci porta verso il risultato in modo consapevole, per esempio da una forma conosciuta per raggiungere un'altra forma la definiamo informale, mentre per astratto parliamo di un insieme indefinito e bilanciato( nelle masse, negli assi, nei colori, ecc...), in ogni caso espressivo avremo il metodo per una suggestione. Se a qualcuno sorgesse il dubbio di un altro canone è in errore, io dico che è un modo di porsi verso il proprio lavoro. 



Fatta la scelta bisogna procedere. Un tempo avrei detto passo dopo passo, ma un fiorentino di questi tempi sta dando a questa espressione un connotato truffaldino. La riflessione è il mezzo che ci permette di scegliere, procedere, di smettere quando non abbiamo più niente da dire e da esprimere nel opera.